Soldati ivoriani della missione di pace delle Nazioni Unite in Mali, MINUSMA (United Nations Multidimensional Integrated Stabilization Mission in Mali), il 7 agosto 2019 ad Abidjan. © SIA KAMBOU/AFP

Mali, quarantanove militari ivoriani accusati di mercenarismo

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Bamako , 20 luglio 2022 – Sul caso degli ivoriani arrestati all’aeroporto di Bamako il 10 luglio e considerati dal Mali “mercenari”, Abidjan continua a sostenere che si tratti di militari regolarmente impegnati nelle attività della missione ONU-MINUSMA, come “National Support Elements”, personale aggiuntivo a quello ONU. Alla NSE vengono affidati compiti di supporto dei contingenti nazionali, delle Formed Police Unite o impieghi in servizi logistico amministrativi. L’ONU aveva confermato lo status degli ivoriani, ma successivamente ha smentito la posizione specificando che l’accordo con la NSE fu concluso nel 2019 con Abidjan e da allora nessun militare ivoriano è stato dispiegato. La rettifica ha contribuito a confondere la questione, spingendo Bamako ad inasprire la propria politica. Il governo ha comunicato a MINUSMA di sospendere “Tutte le rotazioni dei contingenti militari e di polizia della MINUSMA, comprese quelle già programmate o annunciate”. I turni del personale, risultano congelati dal 14 luglio. Secondo Bamako la sospensione varrà fino ad una “riunione di coordinamento” nella quale le autorità dovranno “concordare ed elaborare un piano” per “facilitare il coordinamento e la regolamentazione della rotazione dei contingenti”. Il caso evidenzia disorganizzazione, o poca di chiarezza, nell’arrivo di truppe in Mali. Il governo ha dichiarato che lavorerà “diligentemente” per revocare la sospensione. La forza di pace ONU conta circa 15.000 membri da circa cinquanta paesi. Tali forze necessitano di una corretta rotazione per l’operatività e sicurezza del personale. La giunta militare procede verso un allontanamento dai partner occidentali. È plausibile che Bamako stia cercando pretesti, lasciando sempre di più spazio ad altri partner internazionali.

Gabriele Pinca

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