Ouagadougou, 20 aprile. In data 21 marzo il Médiateur du Faso ha organizzato a Ouagadougou una tavola rotonda con i suoi partner tecnici e finanziari (PTF), al quale ha partecipato anche l’Italia, rappresentata dall’Ambasciatore in Burkina Faso, Andrea Romussi. Obiettivo dell’incontro era presentare il nuovo piano strategico dell’organismo, fondato su due priorità : la promozione del buon governo e la riduzione del divario sociale.
Dal 1994 il Burkina Faso si è dotato di un’autorità indipendente preposta alla tutela dei diritti dei cittadini contro abusi e disfunzioni della pubblica amministrazione. Si tratta appunto del “Médiateur du Faso”, organismo costruito sulla falsariga dell’ombudsman dell’Unione Europea. Il mediatore – ruolo ad oggi rivestito da Madame Fatamata Sanou/Touré – negli ultimi anni ha focalizzato il suo lavoro sulla prevenzione e risoluzione dei conflitti, un tema oggi molto caldo in Burkina Faso, paese scosso da una crisi securitaria sempre più profonda.
La mediatrice ha espresso la sua preoccupazione di fronte all’inasprimento delle tensioni intercomunitarie e intracomunitarie, spesso effetto dei conflitti per la terra, sempre più scarsa in un paese che da vent’anni presenta un tasso di crescita demografica annuale del 3%. Madame Fatou/Touré ha inoltre sottolineato la mancanza di fiducia tra le forze di difesa e di sicurezza da una parte e le popolazioni locali dall’altra.
L’Ambasciatore Romussi ha evidenziato il ruolo di garanzia e di vigilanza che le istituzioni diplomatiche italiane hanno sempre svolto rispetto al consolidamento dello stato di diritto nei paesi di accreditamento. Ha inoltre affermato come lo sviluppo delle capacità di buon governo rappresenti una necessità per il Burkina Faso, aggiungendo che l’attuazione del piano strategico del Médiateur du Faso contribuirà a rafforzare la resilienza della popolazione burkinabé di fronte alla minaccia terroristica.
Francesco Lorenzini
Fonte: Sidwaya