Il 2022 è stato un anno decisivo e di transizione per la Tunisia.
Il tutto ha inizio nel 25 luglio del 2021, quando il presidente Kais Saied decide di assumere il controllo del Paese, avvalendosi dell’articolo 80 della Costituzione e sciogliendo governo e parlamento.
Un anno dopo, nella stessa data, il presidente indice un referendum costituzionale per votare un nuovo testo che conferisca ancora più autonomia al capo dello Stato. Finalmente, si arriva ad un nuovo turno di elezioni indetto per il 17 dicembre 2022 per eleggere un nuovo governo e che segna per sempre l’archiviazione di una fase storica iniziata con la cosiddetta Rivoluzione dei gelsomini del 2011.

Il dato che più colpisce è che solamente l’8.8% degli elettori aventi diritto si è espresso alle urne. Circa un cittadino su 10, mentre nel 2019 l’affluenza era al più del 40%. Il dato conferma che in pochi hanno mostrato effettivo interesse per le elezioni tanto da esercitare il diritto di voto. Questo forse anche per la mancanza di un dibattito serio che andava affrontato magari prima della tornata elettorale. O forse perché molti dei canditati erano volti nuovi e perlopiù sconosciuti al popolo tunisino.
Nonostante tutto il vecchio arco parlamentare abbia promosso un boicottaggio delle elezioni, il quadro politico del Paese rimane ancora oggi poco chiaro e non è dato sapere quali scenari potrebbero aprirsi nei mesi futuri.
Tutti i problemi della Tunisia
Accanto a questa fase di instabilità politica, inoltre, non sono pochi i problemi sul fronte economico e sociale. Il Paese si trova ancora in trattativa con il Fondo monetario internazionale, il quale ha dichiarato che sbloccherà sì ulteriori prestiti, ma che a questi è necessario che segua un taglio della spesa pubblica, inasprendo così le tensioni sociali. Se a questo si aggiungono i problemi aggravati prima dal Covid-19 e poi dal conflitto in Ucraina, tanto che spesso si fa fatica a reperire beni di prima necessità come farine, latte, burro o benzina, l’unica certezza è che i prossimi mesi, se non addirittura il prossimo anno, non saranno sicuramente facili per il Paese.
Per approfondimenti: VALIGIA BLU
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