Gli alleati africani sono la potenziale chiave di volta in mano a Pechino per globalizzare i suoi interessi. Per questo il Focac 2024 (Forum on China-Africa Cooperation) ha riaffermato l’impegno cinese nel continente. “Nei prossimi tre anni, la Cina collaborerà con l’Africa per intraprendere 10 azioni di partenariato per la modernizzazione, al fine di approfondire la cooperazione Cina-Africa e guidare la modernizzazione del Sud globale” ha annunciato il presidente cinese Xi Jinping nel suo discorso di apertura della nona edizione del Forum triennale. La retorica della solidarietà tra paesi africani era un cavallo di battaglia della Cina da prima che il concetto di Sud Globale guadagnasse la centralità nel dibattito internazionale che ha oggi. E il Focac, la cui prima edizione risale al 2000, è da sempre l’emblema di questa cooperazione. Oggi più che mai, davanti a un sistema di governance internazionale fragile, gli alleati africani sono sempre più importanti. Per questo, come già avvenuto nelle precedenti edizioni ospitate a Pechino, la capitale cinese ha accolto in modo pomposo i quasi 50 leader africani arrivati per il Focac. Le promesse non sono mancate: dopo una fase più incerta a cavallo della pandemia, il presidente cinese Xi Jinping ha un piano d’azione in dieci punti per rilanciare la partnership con l’Africa per i prossimi tre anni. Il piano includerà una linea di credito di 29,4 miliardi di dollari, 11,2 miliardi di dollari in varie forme di assistenza e almeno 9,8 miliardi di dollari di investimenti in Africa da parte di aziende cinesi. L’impegno finanziario sarà dunque minore rispetto ai 60 miliardi del Focac 2018, ma superiore ai 40 miliardi dell’edizione del 2021. Il tutto sarà all’insegna della modernizzazione e della sostenibilità, due parole onnipresenti in ogni speech del leader cinese. Di promesse, però, i leader africani ne hanno già sentite parecchie da parte di Pechino e molte non sono state mantenute. I rapporti oggi continuano a essere pesantemente sbilanciati a favore della Cina, ma tutti sanno che Pechino rimane un attore quasi indispensabile. Tuttavia, anche per la Cina di Xi la partnership con i paesi africani è più cruciale che mai. annunciato un piano d’azione che includerà una linea di credito di 29,4 miliardi di dollari, 11,2 miliardi di dollari in varie forme di assistenza e almeno 9,8 miliardi di dollari di investimenti in Africa da parte di aziende cinesi. L’impegno finanziario sarà dunque minore rispetto ai 60 miliardi del Focac 2018, ma superiore ai 40 miliardi dell’edizione del 2021. Il tutto sarà all’insegna della modernizzazione e della sostenibilità, due parole onnipresenti in ogni speech del leader cinese. Di promesse, però, i leader africani ne hanno già sentite parecchie da parte di Pechino. I rapporti oggi continuano a essere pesantemente sbilanciati a favore della Cina, ma tutti sanno che Pechino rimane un attore quasi indispensabile. Anche per la Cina di Xi, comunque, la partnership con i paesi africani è più cruciale che mai.