Il Burkina Faso è lontano dal Mali

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Burkina Faso – 16 gennaio 2023 Il nuovo governo di transizione in Burkina Faso individua nella ridefinizione dei partenariati internazionali un asse centrale delle politiche del nuovo corso. 

Nelle ultime settimane, il “dossier Wagner” sulla supposta presenza dei mercenari russi a Ouagadougou, ha ancora una volta acuito le frizioni con l’amministrazione francese. I rapporti tra i due Paesi, comunque, non sono stati interrotti. Anzi sono state avanzate prove di dialogo.  

In questo quadro si inserisce la visita dello scorso 10 gennaio a Ouagadougou della ministra di Stato francese per lo Sviluppo, francofonia e partenariati internazionali,  Chrysoula Zacharopoulou. Scopo della visita, rafforzare il partenariato col Burkina Faso, in particolare sul fronte della sicurezza, con la volontà di praticare un sostegno deciso alla lotta al terrorismo di matrice jihadista. Importante la sottolineatura relativa all’approccio dell’intervento francese, votato a sostenere le strategie di lotta al terrorismo del governo burkinabè, rispondendo ai bisogni manifestati e non praticando un’azione di sostituzione sul campo.  

Ministra di Stato francese per lo Sviluppo, francofonia e partenariati internazionali,  Chrysoula Zacharopoulou, in visita in Burkina Faso
La ministra di Stato francese per lo Sviluppo, francofonia e partenariati internazionali,  Chrysoula Zacharopoulou

Riguardo all’auspicio delle autorità burkinabè del dicembre 2022 di un sostituto dell’ambasciatore francese in Burkina Faso, Luc Hallade, ritenuto inaffidabile, Chrysoula Zacharopoulou ha spiegato di aver «espresso la mia disponibilità al presidente Traoré di continuare il dialogo. Ho anche ricordato al presidente Traoré le nostre aspettative riguardo alla protezione dei nostri connazionali. Per la situazione del nostro ambasciatore, abbiamo deciso di trattare questo argomento nelle opportune forme diplomatiche». 

Prove di scongelamento, quindi, nei rapporti diplomatici tra Francia e Burkina nonostante l’ombra russa seguiti a gravare sul Paese degli “uomini integri”. Che si stia aprendo una nuova stagione diplomatica nel Sahel che predilige la diplomazia allo scontro? Il Mali ha dunque fatto scuola? 

PSun 

Fonte: Agenzia d’informazione del Burkina 

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