Dopo undici anni, termina la missione militare dell’UE in Mali

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BAMAKO – Dal 18 maggio 2024 ci sarà un importante cambiamento nelle relazioni del Mali e del suo governo della transizione con l’Unione Europea. Avrà infatti termine la missione europea di addestramento delle forze militari e di sicurezza del Mali contro le organizzazioni del terrorismo jihadista nella regione del Sahel. Lo riferisce il Servizio per l’Azione esterna dell’Ue in una nota. La missione European Union Training Mission in Mali (EUTM) era stata avviata in Mali il 17 gennaio 2023 dando seguito alla risoluzione 2056 dell’ONU per supportare l’addestramento e la riorganizzazione delle Forze Armate Maliane nella sua azione di contrasto alle formazioni militari e paramilitari irregolari attive nel territorio del paese africano. A questa missione anche l’Italia ha dato nel corso degli anni il suo contributo con l’invio sul terreno di un nucleo di istruttori militari per l’addestramento di unità operative locali all’interno della Task Force europea Takuba, con base a Menaka a 300 chilometri a est di Gao verso il confine nigerino.  L’evoluzione della situazione securitaria e politica degli ultimi anni ha reso difficoltoso mantenere l’obiettivo originario dell’impegno europeo resosi incapace di mantenere la coesione e un coordinamento effettivo tra i i diversi membri del G5 Sahel, soprattutto nel campo militare dove più forte si è rivelata l’ingerenza e il supporto degli apparati militari russi con i due colpi di stato che dal 2021 hanno visto la Giunta militare al potere dare vita al Governo della transizione. La nota dell’UE ha tenuto a sottolineare e rassicurare il popolo che il dialogo politico e la cooperazione tecnica e di sicurezza nei confronti del popolo maliano  continuerà ad essere perseguita attraverso la presenza confermata della delegazione dell’Ue a Bamako, l’operazione civile Eucap Sahel Mali e attraverso la cellula regionale di consulenza e coordinamento dell’UE per il Sahel (RACC).